La pressione intra-addominale: cos'è e quali relazioni ha con la comparsa delle disfunzioni addominali e pelviche

La gestione della pressione è la chiave per evitare patologie del perineo e la perdita di tono della fascia addominale

Per comprendere meglio questo concetto occorre considerare l’anatomia e la fisiologia del pavimento pelvico da un punto di vista funzionale.

Il perineo è parte dello Spazio Manometrico Addominale (EMA). Questo spazio è delimitato superiormente dal diaframma toracico; inferiormente dal diaframma pelvico; anteriormente e lateralmente dalla parete addominale; posteriormente dalla colonna lombare. 

In condizione di riposo le pareti osteo-articolari e muscolo-aponeurotiche che delimitano questo spazio permettono di conservare una pressione interna  nulla.

Durante uno sforzo, invece, si genera un aumento di pressione, che sarà differente nei diversi punti della cavità addominale a causa della diversa densità e resistenza delle sue pareti.

Gestione corretta della pressione intra-addominale

L’iperpressione addominale generata da uno sforzo produce una forza verticale diretta dall’alto verso il basso. A questo punto il pavimento pelvico "risponde" spostando la forza generata dalla pressione verso la regione addominale, la zona posteriore del perineo e il sacro.

In una condizione di normalità quindi, il pavimento pelvico ha il ruolo di ammortizzatore e, in funzione del tono della fascia addominale, offrirà maggior resistenza allo stiramento.

corretta gestione della pressione addominale

Gestione NON corretta della pressione intra-addominale

Se la fascia addominale è ipotonica, cioè il tono di base è insufficiente, la forza generata dall'aumento di pressione si sposta più in basso verso la parte anteriore del perineo, dove si trovano gli organi pelvici. 

errata gestione della pressione addominale

Effetti sul pavimento pelvico

A causa del carico ripetuto sul perineo, associato a frequenti aumenti di pressione, il pavimento pelvico subirà una perdita progressiva della capacità di sostegno degli organi pelvici e una riduzione nell'efficacia del legamento cardinale (la base del legamento largo dell'utero).

La direzione della pressione nella parte anteriore del perineo, dove si trovano anche la vagina e uretra, aumenterà il rischio i incontinenza e prolassi.

Effetti sulla fascia addominale

Se i muscoli addominali perdono il loro tono di base non sono più in grado di gestire la pressione interna che spinge verso l'esterno. Il tessuto connettivo che unisce questi muscoli perderà progressivamente resistenza ed elasticità. I muscoli quindi si allontaneranno provocando la diastasi dei retti e aumenterà il rischio di ernie addominali. 

Oltre che all'aspetto funzionale, bisogna considerare anche quello estetico. C'è infatti una relazione diretta tra il tono muscolare di riposo della fascia addominale e la riduzione del girovita (obiettivo desiderato da molti). Una perdita del tono di base provocherà gonfiorecedimento addominale. Il disagio che ne consegue porterà ripercussioni anche sulla sfera emotiva, condizionerà l'autostima e il modo di relazionarsi.

In ultimo, la disfunzione addominale porterà il sistema posturale ad attivare maggiormente i muscoli della catena posteriore aumentando così tensioni e dolori alla zona lombare.

diastasi addominale

Metodo Ipopressivo Caufriez